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Segni fisici e psichici della violenza sessuale subita nel codice penale


Il più delle volte è dato obiettivare sulla vittima, anche a distanza di tempo dal fatto lesivo iniziale, quella che molti studiosi del nominano con la dizione di rape trauma syndrome, caratterizzato da una destrutturazione della personalità e da un profondo sovvertimento della capacità della persona offesa di relazionale con gli altri.
In ogni caso di stupro, l’esame clinico deve essere effettuato il più prontamente possibile e prima che la vittima si lavi, anche se l’impulso a pulirsi costituisce spesso la sua più immediata necessità.
Generalmente i segni lesivi possono riguardare qualsiasi sede extra-genitale, ma più frequentemente le regioni genitali e le zone erogene: più spesso si tratta di escoriazioni, abrasioni, graffiature, ecchimosi.
Frequenti da osservare inoltre sono le lesioni che si verificano con meccanismo contusivo a carico delle cosiddette zone erogene.
In sede extra-genitale i segni lesivi possono essere osservati sui polsi, sugli avanbracci, sul viso, sull’addome, sul collo.
Sotto le unghie si possono trovare piccoli frustoli di cute, talora utili ai fini dell’identificazione dell’aggressore.
Non è richiesta alcuna prova dell’esistenza dei segni fisici della violenza subita quando si tratti di “violenza presunta” o di “violenza abusiva”.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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