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Sanità pubblica e servizio sanitario nazionale

    
La l. 833/78 è la prima legge-quadro sull’ordinamento sanitario del nostro paese e definisce l’assetto istituzionale della sanità pubblica e del Servizio Sanitario Nazionale.
Adesso sono poi seguiti i decreti legislativi di riordino: d.lgs. 502/92, d.lgs. 517/93, d.lgs. 229/99.
I principi che hanno ispirato il legislatore nella realizzazione di tale sistema sono stati:
1. garantire le varie prestazioni sanitarie a tutti i cittadini che ne abbiano “bisogno”;
2. la gratuità della tutela sanitaria;
3. la globalità, l’umanizzazione e la personalizzazione dell’assistenza sanitaria.
Negli obiettivi delle leggi di riforma e di riordino, il S.S.N. è chiamato a erogare attività di ordine non solo curativo ma anche preventivo, riabilitativo e medico legale nel costante rispetto della libertà e della dignità della persona assistita:
a. l’eguaglianza dei cittadini e la loro pari dignità nei riguardi delle prestazioni erogate dal servizio pubblico;
b. l’uniformità delle prestazioni;
c. il rispetto della libertà del cittadino (diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura);
d. la territorialità e la democraticità di gestione;
e. l’efficienza, la qualità e l’economicità delle prestazioni: significa fornire la migliore prestazione possibile con una spesa sanitaria ottimalizzata rispetto al risultato;
f. intervento pubblico ogni volta che esso sia ritenuto necessario ai fini della tutela della salute collettiva (prevenzione degli infortuni e delle malattie, educazione sanitaria, medicina scolastica e sportiva, riabilitazione degli stati di tossicodipendenza, ecc…).

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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