Skip to content

Difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età nei minori e negli anziani

Difficoltà nello svolgere compiti e funzioni proprie dell’età nei minori e negli anziani


Nel caso di soggetti ultrasessantacinquenni o di minori di anni 18 non ha significato condizionare il giudizio sull’invalidità alla valutazione della residua capacità di lavoro: si tratta infatti di soggetti che non svolgono alcuna attività lavorativa o che si presume non abbiano ancora delineata alcuna attitudine al lavoro.
Per tale motivo al legislatore è parso necessario vincolare per essi il riferimento valutativo alle difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età considerata (è perciò evidente che deve trattarsi di una difficoltà obiettivamente grave).

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.