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Lotta all'AIDS: la legge 135/90


Nel testo di legge di esami (programma e interventi urgenti per la lotta e la prevenzione dell’AIDS) si stabilisce:
a. l’obbligo del medico di munirsi del preliminare consenso della persona assistita nel caso di accertamenti effettuati a fine diagnostico;
b. gli accertamenti stessi devono essere motivati da necessità cliniche e dall’interesse precipuo della persona assistita;
c. la accertata infezione da Hiv non deve mai costituire motivo di discriminazione;
d. è vietato ai datori di lavoro lo svolgimento di indagini volte ad accertare nei dipendenti o in persone prese in considerazione per l’instaurarsi di un rapporto di lavoro, l’esistenza di uno stato di sieropositività.
La Corte Costituzionale ha però stabilito che gli accertamenti sanitari dell’assenza di sieropositività all’infezione da Hiv devono essere previsti come condizione per l’espletamento di attività che comportano rischi per la salute di terzi (e fra queste sono da annoverare certamente le professioni sanitarie);
e. l’obbligo per il medico di assistere e curare la persona nel caso di infezione, in ogni stadio o fase della stessa;
f. il dovere di tutelare la riservatezza della persona assistita.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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