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Grandi traumatismi: Esplosione


È rappresentata da una violenta e repentina espansione di gas o di fluidi che induce un brusco aumento di pressione nell’ambiente circostante con trasmissione di onde urto e creazione di uno spostamento d’aria denominato vento di scoppio.
Gli effetti lesivi dipendono non solo dalle caratteristiche intrinseche dell’esplosione, ma anche dall’ambiente in cui essa si verifica: in ambiente chiuso i danni sono maggiori poiché la dispersione di energia è inefficace.
I maggiori danni per l’organismo si verificano a livello dei tessuti disomogenei, ossia caratterizzati da variazioni di densità all’interno della loro struttura, come i polmoni, a carico dei quali si osservano quadri di gravità variabile che vanno da emorragie sottopleuriche ad emopneumotorace fino alla rottura delle pareti alveolari.
Frequenti sono le lesioni uditive, oculari, la commozione e la contusione cerebrale.
La lesività cutanea non dipende solo dall’onda d’urto in sé e per sé, ma anche dalla proiezione di oggetti solidi da questa provocata.
Agli effetti meccanici possono aggiungersi inoltre effetti termici, dovuti alla combustione delle miscele esplosive, ed effetti tossici, derivanti dai fumi venefici sviluppati dagli incendi.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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