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Lesioni da energia elettrica: Lesività cutanea


La lesività cutanea è rappresentata dalla presenza, peraltro incostante, di ustioni e del marchio elettrico.
L’ustione elettrica propriamente detta si differenzia dalle comuni ustioni da fiamma per alcune caratteristiche: è in genere ben delimitata, indolore, priva di suppurazione, la cute è secca e di aspetto pergamenaceo.
Tali fenomeni sono dovuti ad un’intensa necrosi coagulativa dei tessuti con rapida disidratazione in assenza di ossigeno libero.
Il marchio elettrico è la lesione autenticamente elettrospecifica in quanto imputabile essenzialmente alla coagulazione degli elementi cellulari operata dalle forze elettrodinamiche generate dall’elettricità.
Il marchio elettrico è assai resistente ai fenomeni putrefattivi.
È in genere localizzato al livello del punto di contatto con la cute e il conduttore di elettricità; specie nelle correnti continue è rilevabile anche in corrispondenza del punto cutaneo di scarico dell’energia elettrica.
La sua eventuale assenza non consente di escludere che la morte sia dovuta a folgorazione, poiché notoriamente esso può non formarsi allorché la corrente possiede bassa intensità o penetra in un punto del corpo in cui la resistenza cutanea è assai ridotta.
Dal punto di vista macroscopico presenta due aspetti fondamentali:
1. un primo tipo senza perdita di sostanza, costituito da un rilievo cutaneo, di forma variabile in rapporto a quella del conduttore, con margini netti, depresso al centro e di colorito giallo-grigiastro;
2. un secondo tipo caratterizzato dalla perdita di sostanza a spese dell’epidermide e del derma, per cui la lesione si presenta a forma di cratere a stampo, con margini carbonizzati e con fondo di colore giallo-grigiastro o rosso scuro se vi sono delle piccole emorragie.
Nei punti di uscita, generalmente i piedi, si osservano spesso lesioni multiple, costituita da piccole escavazioni crateriformi dello strato corneo dell’epidermide.
Nella sede di contatto con il conduttore elettrico si possono altresì osservare in alcuni casi fenomeni di metallizzazione, originati dalla formazione di archi voltaici che inducono fenomeni diffusione dei metalli dei conduttori, i quali si depositano sulla cute.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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