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La legge sul trattamento dei dati personali

Il diritto alla riservatezza è stato definitivamente assicurato dalla L. 675/1996, poi definitivamente integrata dal D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). Oltre all’istituzione di un’autorità indipendente, il Garante per la protezione dei dati personali, è stato previsto un soggetto abbia diritto ad avere conoscenza su chi detiene i propri dati personali, su come li ha ottenuti e per quali scopi li utilizza. Il consenso del soggetto non è sempre richiesto, ma al contrario è obbligatorio per i dati “sensibili”, ossia per quelli idonei a rivelare informazioni strettamente personali (opinioni politiche, origini etniche, orientamento sessuale ecc). La normativa in materia, inoltre, ha ribadito l’importanza degli artt. 4 e 8 della 
L. 300/1970 (statuto dei lavoratori), ribadendo il divieto posto a carico del datore di lavoro di ricercare informazioni personali non attinenti all’attiva lavorativa svolta dal prestatore. Quindi per quanto concerne il lavoratore, questa nuova normativa va semplicemente a confermare quanto precedentemente imposto 

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO di Alessandra Infante
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