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Modalità di ammortamento

L’ammortamento può essere:
- DIRETTO O IN CONTO: diminuisce direttamente il valore del conto da ammortizzare, che va a calare fino a quando si estinguerà.
Si usa per le immobilizzazioni immateriali, costituite da costi pluriennali o da beni immateriali (brevetti).
Tipi di immobilizzazioni immateriali costituite da costi pluriennali:
- COSTO DI IMPIANTI : costi che si sostengono per dare vita alla società e per un impianto contabile amministrativo (dal notaio)
- SPESE DI PUBBLICITÀ : è ammortizzabile quando la pubblicità è ripetuta nel tempo
COSTO STORICO – FONDO AMMORTAMENTO = VALORE RESIDUO (non è un valore reale)
L’ammortamento indiretto si usa per le immobilizzazioni immateriali, perché al termine di ogni esercizio si può trovare il valore residuo del bene e quindi è presente in contabilità sia il prezzo d’acquisto che il fondo di ammortamento con valore uguale.
I valori vengono inseriti in bilancio al netto.
valore storico = COSTO D’ACQUISTO + TUTTI GLI ONERI CAPITALIZZATI, OVVERO QUEI VALORI CHE INCREMENTANO IL VALORE DEL BEN.
PER STABILIRE IL VALORE DA AMMORTIZZARE BISOGNA PRIMA TOGLIERE IL VALORE A QUANTO SI VORRÀ VENDERE IL BENE IN FUTURO, SU QUESTO SI CALCOLA L’AMMORTAMENTO.
minusvalenze da alienazioni : VENGONO INDICATE IN DARE E INDICANO LA PERDITA OTTENUTA DALLA VENDITA DEL BENE STORICO A QUELLA CIFRA.
In caso di eliminazione del bene dove la perdita è secca senza una vendita non si parla di minusvalenze ma di SOPRAVVENIENZA PASSIVA.
Se rubano i soldi dalla cassa, la perdita conseguente si chiama INSUSSITENZA PASSIVA.

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE, UN'INTRODUZIONE di Valentina Minerva
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