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La contabilità per centri di costo: gli step

1. Identificazione della commessa che costituisce l’oggetto di calcolo;

2. Identificazione delle categorie di costi diretti e loro attribuzione alla commessa;

3. Identificazione delle categorie di costi indiretti e scelta degli aggregati intermedi (Centri di Costo). Bisogna escludere i costi commerciali.

4. FASE DI LOCALIZZAZIONE
Nella fase di localizzazione viene costruita la mappa dei centri di costo. Bisogna individuare quali e quanti centri di costo realizzare, perché non esiste una regola specifica, ma varia in base alla situazione. Ovviamente deve essere una struttura equilibrata, perché se i centri di costo sono troppi, si può creare il problema che ci sono risorse utilizzate in comune da più centri di costo; se invece sono troppo pochi il sistema non è efficace.
La struttura dei centri di costo segue di solito la struttura dei centri di responsabilità e quindi delle strutture organizzative. Inoltre i centri di costo devono rispecchiare le fasi dei processi produttivi.
I centri di costo non sono tutti uguali, ci sono 4 tipologie:
* CENTRI DI COSTO AREA PRODUTTIVA:
- DELL’AREA OPERATIVA : hanno più a che fare con la trasformazione fisica o tecnica dei prodotti. Rappresentano i centri di costo produttivi in senso lato.
- CENTRI DI COSTO AUSILIARI : unità organizzative che offrono prestazioni di servizi a centri di costo produttivi.
* CENTRI DI STRUTTURA : centri che offrono prestazioni all’organizzazione nel suo complesso. Sono centri all’interno dei quali la relazione con l’output è molto labile.
* CENTRI DI COSTO VIRTUALI : sono centri di costo residuali. Non hanno relazioni né con i processi produttivi, né con la struttura organizzativa. Sono solo contenitori contabili. Vengono utilizzati per raccogliere le voci di costo residuale, sono creati per problemi temporanei o sono utilizzati per rilevare costi di progetti speciali.

5. FASE DI ATTRIBUZIONE
La fase di attribuzione definisce le modalità attraverso le quali i costi aggregati per natura, desunti dal sistema di contabilità generale vengono inseriti nella struttura dei centri di costo e, perciò, aggregati per destinazione. È la fase in cui si rileva il costo.
Bisogna distinguere fra:
- COSTI DIRETTI : possono essere attribuiti direttamente all’oggetto di calcolo oppure possono essere fatti transitare all’interno dei centri di costo, questo però solo quando la contabilità analitica si occupa della fase di controllo esecutivo.
- COSTI INDIRETTI SPECIFICI AD UNO O PIÙ CENTRI DI COSTO : sono indiretti rispetto all’oggetto di calcolo e quindi devono essere fatti transitare nei centri di costo, ma sono specifici rispetto ai centri di costo. È facile individuare il centro di costo perché non presentano problemi di attribuzione.
- COSTI INDIRETTI COMUNI A PIÙ CENTRI DI COSTO : sono costi indiretti rispetto all’oggetto finale di calcolo, ma sono comuni a più centri di costo, ci vogliono quindi criteri di ripartizione del costo comune.

6. FASE DI ALLOCAZIONE
Per procedere alla determinazione del costo di prodotto è necessario rispondere preliminarmente alla seguente domanda: in quale misura i singoli CdC svolgono la propria attività a favore degli oggetti finali di calcolo di cui si intende calcolare il costo pieno: La fase di allocazione serve appunto a individuare le relazioni tra i centri di costo e gli oggetti finali di calcolo
In funzione della risposta si potrà distinguere fra:
- CENTRI DI COSTO FINALI : centri di costo che lavorano direttamente a beneficio dell’oggetto finale di calcolo, sul quale scaricano successivamente i propri costi.
- CENTRI DI COSTO INTERMEDI : centri di costo che lavorano a favore di altri centri di costo. Scaricano i propri costi sui centri utilizzatori, ossia quelli che ne usano le prestazioni.
I centri di costo intermedi possono essere allocati in tre modi:
- ALLOCAZIONE DIRETTA : non vengono valorizzate le prestazioni tra centri di costo intermedi. Si usa solo quando i CDC intermedi si chiudono esclusivamente sui CDC finali. Non bisogna seguire una sequenza secondo la quale si svolge la chiusura dei centri.
- ALLOCAZIONE SEUQENZIALE : supera i limiti dell’allocazione diretta. Consente di valorizzare anche le relazioni che ci sono tra i CDC intermedi. È opportuno seguire una sequenza nella chiusura dei centri, si parte dal centro di costo intermedio che lavora con i centri intermedi e finali.
- ALLOCAZIONE RECIPROCA : ci sono relazioni tra i CDC intermedi che sono bidirezionali. Questo avviene su due passaggi:
1. si regolano le relazioni tra i due reparti intermedi
2. si allocano sequenzialmente i centri di costo intermedi sugli altri CDC, rispetto ai quali non hanno relazioni di reciprocità.
Al termine della fase di allocazione rimangono aperti solo i centri di costo finali, quelli intermedi sono uguali a 0. I CDC finali vengono imputati sugli oggetti finali di calcolo attraverso criteri di ripartizione.

7. FASE D’IMPUTAZIONE
La fase di imputazione rappresenta la fase finale del processo di calcolo del costo pieno di prodotto, che giunge a compimento con l’imputazione ai Prodotti/Servizi dei costi diretti e dei costi indiretti aggregati nei CdC finali (sia attribuiti, sia precedentemente allocati dai centri intermedi).
Gli aspetti di maggiore problematicità nella fase d’imputazione sono:
- Individuazione della base di imputazione più espressiva della relazione intercorrente tra centro finale e prodotto.
- Definizione delle caratteristiche del processo di imputazione in funzione della tipologia di processo produttivo aziendale.

Tratto da PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO di Valentina Minerva
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