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Ricerca su un campione italiano di soggetti affetti dalla sindrome di Angelman

o Differenze negli aspetti esperiti da padri e madri
o Stile relazionale del genitore e percezione delle problematiche del figlio
Le osservazioni hanno messo in luce che la qualità della relazione coniugale ha un ruolo centrale nel processo di adattamento psicologico.
Lo stile relazionale del coniuge rispetto al partner è stato indagato con l’ECL (Experiences in Close Relationship) su due dimensioni: Ansia e Evitamento
Lo stile relazionale è tipologizzato in 4 categorie:
1. Sicuro (basso evitamento e bassa ansia)
2. Preoccupato (basso evitamento ed elevata ansia)
3. Evitante (elevato evitamento e bassa ansia)
4. Timoroso (elevato evitamento ed elevata ansia)

Conclusioni

Il processo di adattamento della famiglia alla disabilità, ha un’influenza sulla qualità della vita dei genitori.
Sono emerse importanti differenze tra padri e madri;
      Madri--> Depressione, ansia e fragilità emotiva, che nel complesso determinano una peggiore qualità della vita; esse sono inoltre il principale caregiver, e ciò può portare ad un indebolimento fisico e psicologico e un possibile deterioramento della coppia.

Ciascun componente di queste coppie genitoriali, è sottoposto non solo all’influenza della condizione di disagio del figlio, ma anche alle reazioni degli altri membri della famiglia a questa condizione.
Genitori con uno stile sicuro, con buone capacità relazionali, hanno una minore percezione della gravità della condizione del figlio; l’interazione degli stili relazionali dei due coniugi, svolge un ruolo di mediazione rispetto alla percezione delle problematiche del figlio da parte del singolo genitore--> La coppia può sopperire alle carenze o alle difficoltà dei singoli nell’affrontare le problematiche del figlio.

Grazie ai risultati di questo studio, possiamo sostenere che gli operatori specialistici potrebbero avere un ruolo centrale nel supportare i genitori nello sviluppo di un’adeguata autostima, nella gestione dei vissuti depressivi e ansiosi, e nel favorire e facilitare la comunicazione e la condivisione delle emozioni tra i coniugi.
Infine, un periodico supporto e il confronto con altri genitori che hanno problemi simili (gruppi di auto-aiuto) può avere un’azione preventiva, soprattutto nelle madri, rispetto allo sviluppo di sentimenti depressivi.
 
    
 

Tratto da CLINICA PSICOLOGICA IN SINDROMI RARE di Beatrice Segalini
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