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Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Isse e Apollo


Durante la sfida contro Minerva, per decidere chi fosse la migliore tessitrice, Aracne realizzò una tela in cui raffigurò gli inganni orditi dagli dei per unirsi a delle donne mortali. Illustrò, quindi, in maniera assai realistica anche gli amori di Apollo: quando questo assunse l’aspetto di contadino, o quello di sparviero, o ancora quello di leone, per riuscire a possedere delle fanciulle mortali. Infine, poi, rappresentò quando il dio si finse pastore per conquistare la bella Isse, figlia di Macareo, intenta a pascolare le sue pecore.

Tratto da LE METAMORFOSI DI OVIDIO di Valentina Ducceschi
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