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Operazioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale – rilevazione

* L’entità rileva i beni e servizi ricevuti alla data in cui li ottiene. Se gli stessi non hanno i requisiti di capitalizzazione, sono rilevati come costi. La rilevazione dei beni o servizi ricevuti segue le regole contabili ad essi applicabili : se al dipendente oltre allo stipendio fornisci anche gli strumenti di capitale, la remunerazione totale è: stipendio + strumenti finanziari. Questo valore delle stock options in passato però non fluiva a CE.
Scrittura di bilancio:
DR costo
AV riserva per stock option (PN) / debito (passività)
Se l’operazione è regolata con consegna di titoli la contropartita di PN (riserva per stock options); invece se l’operazione è regolata con cassa, anche se il valore della cassa è parametrato sul valore delle azioni, la contropartita è un debito (passività).
* In contropartita, è rilevato un corrispondente aumento di patrimonio netto, nel caso in cui l’operazione sia regolata con strumenti rappresentativi di capitale, oppure è rilevata una passività se l’operazione è regolata per cassa.
* La valutazione dei beni o servizi ricevuti è al fair value degli stessi. Nel caso non sia attendibilmente determinabile, sono valutati al fair value delle azioni assegnati in contropartita alla data in cui l’entità ottiene i beni o la controparte rende i servizi : esempio: pongo che l’operazione del mio dipendente deve essere fatta al FV del servizio, il FV del servizio è il FV delle opzioni/strumenti di capitale concessi in pagamento al mio dipendente. Se le condizioni dell’operazione sono su 5 anni farò ogni anno la scrittura costo a PN. Alla fine dei 5 anni, del vesting period, se è ancora in carica il dipendente, avrà l’opzione di esercitare le azioni ad un determinato prezzo, e tale opzione sarà molto favorevole perché potrà comprare azioni di grande valore ad un prezzo di 5 anni fa. Le condizioni di vestizione sono gli obiettivi dei dipendenti ai quali è concessa una stock option.
Il problema è valutare il FV delle opzioni : il principio dice che se l’opzione non è negoziata, ossia non c’è un mercato attivo, deve utilizzare un metodo valutativo che sarebbe usato dagli analisti finanziari se essi dovessero dare all’operazione un prezzo di Borsa.
Tutti i modelli di valutazione basano il valore dell’opzione sul prezzo d’esercizio: se quest’ultimo è molto più basso del prezzo di mercato allora l’opzione vale tanto e viceversa. Allo stesso modo influisce sul prezzo dell’opzione anche la vita/durata dell’opzione (vesting period): più è lungo il periodo, minore sarà il prezzo dell’opzione,
Variabili che influiscono sul prezzo dell’opzione:
- prezzo d’esercizio;
- vesting period;
- prezzo dell’azione sottostante;
- dividendi attesi;
- tasso Rf;
- volatilità (prezzo prospettico è in funzione della storia dell’azienda, se il trand storico è positivo il valore dell’opzione è alto, se il trand è negativo il prezzo è più basso)
* Nel caso di operazioni con dipendenti (o terzi che forniscono servizi similari), in genere è percorribile solo la seconda opzione. Infatti, l’assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale in genere è parte di un pacchetto retributivo o costituisce un incentivo od un premio al raggiungimento di certi obiettivi, il cui fair value è difficilmente valutabile e separabile dall’intero pacchetto.
* Nel caso in cui il diritto all’assegnazione degli strumenti maturi immediatamente e la controparte non deve completare uno specifico periodo di prestazione dei servizi prima di ottenere la titolarità degli strumenti di capitale, si presume che l’assegnazione si riferisca a prestazioni passate e, pertanto, la rilevazione contabile avviene subito per il valore totale.
* Se invece il diritto alla titolarità degli strumenti di capitale matura al termine di uno specifico periodo di prestazione dei servizi, si assume che i servizi di cui l’assegnazione è contropartita sono resi nel periodo di maturazione:  rilevante per determinare la competenza temporale del costo per il servizio reso : competenza temporale in funzione della miglior stima del periodo di maturazione.
* Il periodo di maturazione deve essere stimato alla data di assegnazione dei diritti, sulla base della previsione del probabile conseguimento del risultato condizione alla maturazione.
* Se il risultato è una condizione di mercato, la stima deve essere coerente con le assunzioni poste a base della stima del fair value (alla data di assegnazione delle azioni; alla data in cui ha inizio l’operazione, in cui approvo il piano di stock option) e non deve essere rivista successivamente. Il FV è quello deciso all’anno n, e rimane quello anche negli anni successivi; non cambia la contabilizzazione a CE. La prestazione di valore è sempre la stessa anche se cambiano le condizioni di mercato (cambiano le “dimensioni” del titolo, cambia il FV dell’opzione).
* Se la condizione di conseguimento dei risultati non è di mercato, l’entità deve rivedere la propria stima della durata del periodo di maturazione, sulla base delle eventuali nuove informazioni disponibili.
Il costo totale a CE sarà dato dal FV delle singole opzioni per il numero delle opzioni concesse alla fine del periodo di maturazione (devo stimare quanti dipendenti, a fine periodo di maturazione, eserciteranno la stock option; può essere che alcuni dipendenti si dimettono e non possono esercitare).
Metto a CE solo il numero delle opzioni che verranno esercitata a fine periodo di maturazione (variabile non di mercato).
* Nel caso di operazioni valutate in base al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale, la stima è effettuata in base ai prezzi di mercato, se disponibili, ed alle condizioni in base alle quali tali strumenti sono stati assegnati.
* Le condizioni di maturazione, ad eccezione di quelle di mercato, non sono considerate nella stima del fair value, ma sono invece considerate nella determinazione del numero di strumenti rappresentativi di capitale da considerare nella misurazione dell’operazione, perché sia iscritta sulla base degli strumenti che si prevede davvero matureranno.
* Sostanzialmente, non è rilevato il costo per i servizi remunerati con strumenti di capitale dei quali non si prevede la maturazione.
Scrittura: riserva di stock option a CS.
Scrittura: costo a debito, durante la vita dell’opzione
* La stima del numero di strumenti rappresentativi di capitale da considerare come di probabile maturazione deve essere rivista alla luce di eventuali nuove informazioni.
* Le condizioni di mercato (es. un prezzo obiettivo dell’azione) sono considerate nella stima del fair value. La valutazione dell’operazione è effettuata se sono soddisfatte tutte le altre condizioni di maturazione, indipendentemente dal conseguimento delle condizioni di mercato.
* Dopo la maturazione, non si devono apportare modifiche al patrimonio netto complessivo; nessuno storno se gli strumenti di capitale maturati sono successivamente annullati od i diritti assegnati non sono esercitati.
* Sono ammesse riclassifiche tra riserve

Tratto da INTERNATIONAL ACCOUNTING -CORSO PROGREDITO di Valentina Minerva
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