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Valore differenziale e valore fenomenologico


Gli oggetti di per sé non hanno valore, ma lo acquistano in base alle relazioni tra soggetti e diventano supporto/veicolo dei valori, l’oggetto è un’unità linguistica (perché figura lessematica) ed ha valore in rapporto alle relazioni con altri oggetti analoghi (es. l’auto ha più valore del treno/autobus/bici) poi ci sono vari tipi di auto (sportiva, fuoristrada, limousine), diversi usi che ne vengono fatti (limousine nel deserto, fuoristrada in città), varie marche per ogni tipologia e vari prezzi. Si torna al pensiero di Saussure secondo il quale ogni segno non ha valore in sé stesso, ma solo se confrontato con altri simili e, in più, ha valore solo se un soggetto lo desidera e che investe in lui la propria intenzionalità, avremo due tipi di valore:
* valore differenziale: stesso concetto per Greimas e Saussure
* valore fenomenologico: proiezione del timismo profondo di un soggetto “volente” su un oggetto “voluto”
L’oggetto di valore può essere anche astratto, come conoscenza o libertà

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
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