Skip to content

Effetto passione


L’azione suscita passioni e viceversa. La passione non è una configurazione statica, né unitaria, ma al procedere della trama narrativa si evolve e si trasforma nel tempo, costituita da stati d’animo via via più forti. 
Oltre alla componente modale troviamo:
- componente temporale: nella passione c’è temporalità, passioni che guardano al futuro (speranza, ansia, apprensione, inquietudine, paura) nel presente troviamo il terrore (paura in “presa diretta”) passioni del passato sono nostalgia, rammarico, disperazione per qualcosa di perso. Il ritmo narrativo può creare tensioni passionali (se accelerato crea frenesia, se dilatato crea attesa, suspense, noia)
- componente aspettuale: legata alla temporalità (duratività, incoatività -> sorpresa, terminatività -> disillusione)
- componente estesica: sensorialità inscritta nelle passioni. Relazione tra soggetto e mondo in cui il corpo fa da tramite perché nello stesso tempo parte del mondo e punto di vista sul mondo
Secondo Greimas il profumo timico (insieme delle categorie propriocettive della mediazione del corpo) modalizza e trasforma i pensieri e la percezione. Non esiste passione senza corpo (la paura sbianca, la collera paonazza, vergogna arrossisci, timore tremi), le passioni sono moti regolati da un ritmo proprio di ciascuna di esse; sono anche “sentite” attraverso sensazioni tattili (amore è un caldo nel petto, tristezza stringe il cuore e congela il petto ecc), stessa cosa vale per la voce e il suo timbro (tremulo, falsetto) c’è quindi una semiotica incorporata delle sensazioni fisiche (es. Marcovaldo sente la pioggia, annusa l’odore di acqua, balza sul letto, chiama i figli a raccolta ecc) In Funghi in città si parte da uno stato di a-foria per arrivare ad euforia e infine disforia. Secondo Isabella Pezzini va distinto il discorso sulla passione da quello della passione perché in semiotica da un lato le passioni sono rappresentate/nominate/citate/raccontate dal testo e dall’altro sono un “effetto di senso” indotte dall’azione del testo sui destinatari/lettori/fruitori/ascoltatori/utenti. I testi non solo rappresentano qualcosa (fatto/funzione/storia), ma sono agenti attivi perché stabiliscono relazioni dirette coi destinatari riconfigurando la competenza cognitiva, stimolando e trasformando le emozioni.

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.