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Le radici storiche della microbiologia: Hooke, Van Leeuwenhoek e Cohn

Come ogni scienza anche la microbiologia attinge i suoi fondamenti nella storia. Nonostante rivendichi radici più lontane nel tempo, essa ha cominciato il suo reale sviluppo solo nel XIX secolo. Da allora è stato un susseguirsi di scoperte, che hanno contribuito alla nascita di nuovi campi di ricerca affini. Benché da tempo si sospettasse della presenza di creature invisibili ad occhio nudo, la loro scoperta è legata indissolubilmente all'invenzione del microscopio. Robert Hooke descrisse i corpi fruttiferi delle muffe nel 1664, ma la prima persona che vide i batteri fu Antoni van Leeuwenhoek, nel 1684, un mercenario olandese e costruttore dilettante di microscopi. Sebbene esso fosse bel lontano dagli standard odierni, egli riuscì a vedere i batteri in virtù di un'attenta manipolazione, agendo continuamente sul fuoco. Egli scoprì i microrganismi nel 1676, mentre studiava alcuni infusi. Le sue osservazioni furono in seguito confermate da altri scienziati, ma i progressi della comprensione della natura e dell'importanza dei microrganismi procedevano lentamente. Solo nel XIX secolo, quando entrò in uso e si diffuse rapidamente un microscopio più efficace, fu possibile cogliere la diffusione e la natura delle forme microbiche. Successivamente, nel 1866, Ferdinand Cohn iniziò i suoi studi come botanico e il suo interesse verso la microscopia lo portò a studiare le piante unicellulari, cioè i cianobatteri. Cohn si appassionò allo studio delle forme batteriche resistenti al calore, che lo portò alla scoperta del genere Bacillus e al processo di formazione delle endospore. Cohn descrisse l'intero ciclo vitale di Bacillus e scoprì che le cellule vegetative, ma non le endospore, vengono distrutte al calore. Egli introdusse inoltre semplici, ma allo stesso tempo efficaci accorgimenti tecnici per evitare la contaminazione di terreni di coltura sterili, come l'uso di cotone per chiudere tubi e fiasche. Tra la metà e la fine del XIX secolo furono fatti importanti progressi in relazione a due scottanti questioni biologiche con ripercussioni sia nella biologia sia nella medicina: la prima riguarda la generazione spontanea e la seconda la natura delle malattie infettive. Il chimico francese Louis Pasteur e il medico tedesco Robert Kock, diedero significativi contributi alla risoluzione di queste importanti questioni.

Tratto da BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI di Domenico Azarnia Tehran
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