Caratteristiche generali della maturazione linfocitaria

I linfociti esprimono recettori per l'antigene estremamente diversificati in grado di riconoscere un'ampia varietà di sostanze estranee. Tale diversificazione è generata durante il loro sviluppo a partire da precursori che non esprimono i recettori per l'antigene e non sono quindi in grado di riconoscere e rispondere agli antigeni. Il processo attraverso il quale i progenitori dei linfociti presenti negli organi linfoidi primari, come il timo e il midollo osseo, si trasformano in linfociti maturi che popolano i tessuti linfoidi secondari è chiamato sviluppo dei linfociti o maturazione linfocitaria. L'insieme dei recettori per l'antigene, e quindi le specificità antigeniche espresse dai linfociti B e T, è detto repertorio linfocitario.
La maturazione dei linfociti B e T consiste in una serie di eventi che avvengono negli organi linfoidi primari:
1.Orientamento delle cellule progenitrici verso la linea differenziativa B o T
2.Riarrangiamento dei geni del recettore per l'antigene, processo ordinato nel tempo, cui segue l'espressione delle proteine del recettore per l'antigene.
3.Eventi selettivi, che identificano le cellule dotate di un recettore per l'antigene corretto ed eliminano quelle potenzialmente pericolose che hanno un elevata affinità al self.
4.Proliferazione dei progenitori e dei precursori presenti nei diversi stadi del processo di maturazione, in modo da costruire una riserva di cellule in grado di differenziarsi in linfociti.
5.Differenziazione dei linfociti B e T in sottopopolazioni distinte per fenotipo e funzioni. I linfociti B differenziano in cellule B follicolari, cellule della zona marginale e linfociti B-1. I linfociti T si differenziano invece in linfociti CD4+ helper, linfociti CD8+ citotossici e linfociti T γδ.