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Differenziazione dei linfociti B in plasmacellule secernenti anticorpi

Una parte della progenie di linfociti B che hanno proliferato in risposta all'antigene e ai linfociti T si differenzia in cellule effettrici capaci di produrre e secernere anticorpi. Lo sviluppo delle plasmacellule dipende dall'induzione di un fattore trascrizionale chiave definito BLIMP-1 che dirige il processo di differenziazione. Esistono due tipi di plasmacellule: le plasmacellule a vita breve vengono generate nel corso delle risposte T-indipendenti e durante le fasi precoci T-dipendenti, e le plasmacellule a lunga sopravvivenza, generate durante la reazione del centro germinativo, che acquisiscono invece la capacità di migrare verso il midollo osseo, dove vengono immobilizzate. In questa sede, possono continuare a secernere anticorpi per mesi o persino per anni dopo l'eliminazione dell'antigene. Tali anticorpi sono quelli che forniscono una protezione immediata nel caso di una riesposizione all'antigene. Comunque il processo di differenziazione che porta alla generazione di linfociti B effettori secernenti anticorpi è caratterizzato dal passaggio dell'espressione delle Ig dalla loro forma associata alla membrana a quella secreta. Strutturalmente queste due Ig differiscono tra le loro porzioni terminali. Ad esempio, nelle IgM solubili, il dominio Cμ4 è seguito da una sequenza terminale di amminoacidi fortemente polari, al contrario nelle IgM di membrana abbiamo una sequenza di 26 amminoacidi idrofobici che costituiscono la regione transmembrana e da una coda intracitoplasmatica costituita da soli tre amminoacidi. Il passaggio tra le due forme è il risultato di una modificazione della processazione dell'mRNA codificante per le catene pesanti. Tutto questo avviene tramite splicing alternativo, che garantisce la presenta dei due esoni codificanti per il dominio transmembrana e intracitoplasmatico nel caso delle Ig di membrana o la loro esclusione nel caso delle Ig secrete. Comunque a man mano che il processo di differenziazione procede, una quantità sempre maggiore di mRNA per le Ig va a codificare per la forma secreta.
GENERAZIONE DI LINFOCITI B DI MEMORIA E RISPOSTE SECONDARIE
Alcuni linfociti B attivati dall'antigene provenienti dal centro germinativo acquisiscono la capacità di sopravvivere per lunghi periodi di tempo, apparentemente anche in assenza di stimolazione antigenica. Questi sono i linfociti B di memoria, capaci di generare rapide risposte ad un'eventuale riesposizione all'antigene. Non sono ancora noti i meccanismi tramite i quali, a partire dal clone di linfociti B stimolato dall'antigene, una parte della progenie si differenzia in cellule secernenti anticorpi, mentre altre in cellule della memoria; comunque, è chiaro che rispetto ai linfociti B naïve, i linfociti B di memoria esprimono BCR ad alta affinità (perché ipermutati) e isotipi diversi dalle IgM (poiché hanno subito lo scambio isotipico).

Tratto da IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE di Domenico Azarnia Tehran
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