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Miglioramento genetico nell'allevamento equino

La genetica si è evoluta nel tempo passando dalla qualitativa (legata alle tre leggi di Mendel: dominanza, caratteri recessivi che ricompaiono, e segregazione) che associa un fenotipo con una  o più combinazioni genotipiche, a quella quantitativa (i caratteri quantitativi sono sotto il controllo di un gran numero di geni) per fine alla molecolare. In particolare quando parliamo di miglioramento genetico, ci riferiamo ai caratteri quantitativi utilizzando come metodi di miglioramento :
Selezione (rappresenta il metodo universalmente più utilizzato di miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica, anche se di difficile applicazione per caratteri a bassa ereditabilità);
Consanguineità (utilizzato più come metodo per la costituzione delle razze in passato che oggigiorno come metodo di miglioramento);
Incrocio (metodo che privilegia l’accoppiamento di razze o linee diverse allo scopo di creare particolari e vantaggiose combinazioni genetiche; adatto per specie prolifiche e caratteri a bassa ereditabilità. Il limite posto dall’incrocio è che i caratteri non sono totalmente trasmissibili nel tempo).

Tratto da GENETICA E ALLEVAMENTO DEGLI EQUINI di Denis Squizzato
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