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Caratteristiche chimiche del terreno

Non è importante il numero degli elementi ma la disponibilità, quello che ci interessa sono gli ioni scambiabili e quello che c’è in soluzione. L’azoto nel suolo si trova nel suolo principalmente in forma organica, ed è importante sapere quanto di questo è disponibile con la mineralizzazione. Nelle basse zone il P è presente, ma principalmente nella parte vegetativa della pianta rispetto a quella produttiva cioè tessuti dell’enchima, se lasciamo la pianta nel suolo il P rimane nel terreno e quindi non servirebbe l’importo (nel mais il P è concentrato nella cariosside).  Le caratteristiche chimiche che prenderemo in considerazione sono : capacità di scambio, pH e salinità.

Le particelle del terreno che hanno dimensioni inferiori a 1 μ hanno proprietà colloidali e si comportano come colloidi idrofili. Dal punto di vista chimico, i colloidi del terreno sono riconducibili a tre tipi: colloidi organici, minerali argillosi, idrossidi di ferro e alluminio.

Colloidi organici : sono rappresentati dalle particelle di humus. L'humus è un composto dotato di proprietà anfotere perché provvisto di gruppi funzionali sia acidi sia basici. Fra i primi rientrano i gruppi carbossilici (-COOH) e i gruppi ossidrile dei fenoli (-OH); entrambi si comportano comeacidi cedendo ioni idrogeno e assumendo quindi carica negativa. Sono basici invece i gruppi amminici in quanto l'azoto può comportarsi come base cedendo il suo doppietto elettronico e assumendo quindi carica positiva. Ai valori ordinari del pH del terreno, nell'humus prevale la dissociazione delle funzioni acide, perciò si comporta come colloide idrofilo elettronegativo.

Tratto da USO AGRONOMICO DEI REFLUI ZOOTECNICI di Denis Squizzato
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