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Contaminanti chimici

Questi contaminanti possono essere sotto forma di: materie prime (sostanze tossiche presenti nell’alimento stesso, come ad esempio le tossine dei funghi o l’istamina presente nel pesce poco fresco);
diffusioni e cessioni degli impianti, dei materiali di confezionamento (devono avere il simbolo della forchetta e coltello); residui: di pratiche agronomiche (pesticidi, fitofarmaci, antiparassitari, erbicidi, derattizzanti, acaricidi), di pratiche veterinarie (antibiotici, sulfamidici), di pratiche zootecniche (anabolizzanti, ormoni), di trattamenti di lavaggio e disinfezione (detergenti), di scarichi industriali (prodotti chimici organici ed inorganici), di scarichi di autoveicoli (ricchi di piombo), di lavorazioni industriali (es. i PBC), di coadiuvanti tecnologici, di trattamenti superficiali, di contaminanti ambientali (inquinamento, fallout radioattivo); sostanze tossiche di neoformazione: da reazioni di danno termico e/o da reazioni chimiche incontrollate; inquinamento ambientale (presenza negli alimenti di metalli pesanti, di idrocarburi e sostanze organiche clorurate).
ESEMPI: carne e derivati (Sostanze ad azione ormonica Tracce di antiparassitari Antibiotici Contaminazione radiochimica); prodotti ittici (Metalli pesanti (piombo, cadmio e mercurio) Istamina, Militotossine (ASP, DSP, PSP) Contaminazione radiochimica); caviale (acido borico); latte e derivati (antibiotici, tiramina e istamina, nitrosamine, melamina e contaminazione radiochimica); miele (antiparassitari).

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