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Effetti tossici dei metalli pesanti

L’entità degli effetti tossici esercitati dai metalli dipendono da molteplici fattori quali: le concentrazioni raggiunte nei tessuti (dipendenti dalla natura delle dosi e dalla durata di esposizione); I legami e le interazioni che sistabiliscono tra il metallo e i componenti cellulari; lo stato di ossidazione e la forma chimica in cui il metallo è assorbito o viene a contatto nei tessuti con le strutture che sono il bersaglio dell’azione.
Mercurio:
L’esposizione acuta produce manifestazioni neurologiche quali tremori e ipereccitabilità mentre l’intossicazione cronica si manifesta invariabilmente con segni a carico del sistema nervoso centrale (neurologici e psichiatrici) accompagnati da stomatite e gengivite. La tossicità del mercurio si deve alla elevata affinità del metallo per le strutture molecolari dei tessuti, che può determinare il blocco irreversibile di attività enzimatiche e dei meccanismi di trasporto. Il metilmercurio blocca la sintesi proteica e ad alterazioni della omeostasi del calcio nelle cellule nervose., determina lesioni del citoscheletro che comportano il blocco della divisione cellulare e anomalie della migrazione cellulare nel cervello in via di maturazione. La dose letale, nell’uomo è compresa generalmente fra 1 e 4 grammi.
Cadmio:
Il cadmio non è presente nell’organismo umano alla nascita, ma vi si accumula nel tempo, fino a raggiungere la concentrazione massima verso il 50° anno di età che si attesta sui 20-30 mg per individuo.
Azioni biologiche utili all’organismo non sono note per questo elemento, mentre è nota la sua preoccupante tossicità, che tocca, i reni e il fegato. L’ingestione giornaliera di 200-300 mg di cadmio rappresenta il livello critico per l’accumulo del metallo nella corteccia renale. Le manifestazioni più note attribuite al cadmio sono costituite da proteinuria, aminoaciduria, glicosuria e diminuzione del riassorbimento tubulare dei fosfati oltre ad alterazioni epatiche, lesioni dell’apparato riproduttivo maschile e danni a carico dell’embrione e del feto. L’attenzione relativamente ai prodotti ittici è incentrata soprattutto nei molluschi e nei crostacei.
Piombo:
Il piombo è un metallo ubiquitario che si ritrova praticamente in tutte le matrici biologiche e ambientali. E’ privo di funzioni fisiologiche note e a determinate concentrazioni risulta tossico per gli organismi viventi.
Caratterizzato da una forte affinità per i componenti tissutali, la sua tossicità si esplica soprattutto nei confronti del sistema nervoso centrale e periferico, dei sistemi riproduttivi, del sangue e dell’apparato gastroenterico.

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