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Cambiamenti nei sistemi d’allevamento e conservazione in Europa

La direzione è verso un’agricoltura industriale. Le evoluzioni economiche e demografiche hanno causato cambiamenti nei sistemi di produzione animale molto intensi e sensibili. Queste evoluzioni hanno favorito l’intensificazione dei sistemi produttivi. Nonostante il regolamento 2078/92 (introduzione degli incentivi finanziari per l’estensificazione dei sistemi produttivi animali), l’evoluzione dei sistemi produttivi animali è stato indirizzato verso l’incremento dell’intensività produttiva. Un indicatore di tale evoluzione può essere quantificato comparando l’annuale tasso di crescita del numero di animali sulla quantità prodotta. Per bovini da carne è aumentato 3 volte il numero di animali mentre l’output di latte è aumentato di 2 volte il numero degli animali.  La domanda  per un aumento della produzione alimentare è stata realizzata con MG e gestionale-ambientale e maggior terreno coltivabile. In futuro gli input possono aumentare ancora come pure il terreno coltivabile, tuttavia, si dovranno recuperare aree marginali per produzioni a low-input, con razze a low-output, localmente adatte e sviluppate.  Il trand di popolazione vede un aumento della popolazione fino a 7,7 mld; la richiesta calorica giornaliera di un uomo è di 2200 Kcal/d e 30 paesi sono al disotto di questo parametro.  Negli anni 50 sono iniziate le prime conservazioni di materiale genetico animale, negli anni 60 iniziò l’abbandono delle razze a basso low-output in favore di quelle cosmopolite portando negli anni 70 alla prima riunione contro l’inquinamento a Stoccolma. Negli 80 la FAO avvia le prime attività per la gestione delle risorse per poi negli 90 creare il primo database di risorse genetiche animali.

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