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Studio degli effetti della pubblicità


Le premesse allo studio degli effetti della pubblicità sono due; una riguarda l’industria culturale e l’altra l’individuo.
Per quanto riguarda l’Industria culturale, essa si divide in:
- primaria: è la più propriamente detta, composta dall’editoria, dai quotidiani, riviste, cinema, tv. Ha una funzione ideologica, tendente al cambiamento.
- secondaria: è la pubblicità. Ha una funzione retorica di rafforzamento. È influenzata dallo spirito del tempo determinato dall’industria culturale primaria, lo studia, lo sfrutta e lo ripropone legando nuovi valori di consumo. È una parte di ascolto (vedi capitolo 1) Questa industria culturale secondaria dunque si propone di persuadere il consumatore secondo un chiaro sillogismo categorico di Aristotele:
a) studio del Valore Originario (condiviso dal pubblico)
b) al quale si lega un Valore di Consumo da trasmettere (della marca)
c) per ottenere un Valore Acquisito (il consumatore ottiene il valore).
[IBM e Apple, marca aumentata. Il valore originario è la libertà e il timore di un grande fratello di orwell, Apple rompe gli schemi quindi Apple dona la libertà]
La seconda struttura è l’individuo, una complessa identità di personalità, carattere, gusti, esperienze.

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