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La fiaba elemento privilegiato della trasmissione della cultura orale

La trasmissione dei valori avviene con l’aggregazione.
Il contadino vive isolato, i gruppi sono piccoli e il momento di trasmissione è l’inverno durante la sera e il momento del racconto d’estate.
Nei momenti di aggregazione della trasmissione della cultura con le fiere di settembre in cui le persone si scambiavano racconti. In questi momenti la cultura contadina replicava  se stessa.
Il gioco diventa imitativo e forma di istruzione e di apprendimento.
Il racconto è un momento di relax che permette la trasmissione  e successione di momenti in cui tutti erano sottoposti all’inculturazione : bambini e anziani con un rafforzamento culturale.  Ogni insegnamento aveva un suo proverbio.
L’educazione avveniva progressivamente  e continuamente  c’erano narratori di professione provenienti anche da altri paesi : scambio immaginario.
L’inculturazione avviene anche nelle feste popolari in cui c’è un incontro con le classi sociali.
La fiaba veniva raccontata alla sera ai bambini in quanto nel racconto passa un emotività personale a differenza della lettura.
La cultura orale vive nella collettività.
Famiglia nucleare : gestiscono tutto i genitori
Famiglia allargata : è quella contadina in cui il punto di riferimento era una donna.
La fiaba è collegata all’iniziazione , quindi conoscere la morte, infatti la parola significa viaggiare nell’al di là, è una morte teatrizzata , è una rappresentazione collettiva dei problemi dell’esistenza.

Tratto da ANTROPOLOGIA CULTURALE di Selma Aslaoui
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