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Paleontologia umana

La paleontologia umana è lo studio delle sequenze evolutive dell’uomo successive alla sua separazione dagli altri gruppi di primati.
Gli ominidi sono l’insieme dei rappresentanti della specie uomo e hanno origine comune e piuttosto recente: dai 4 ai 6 milioni di anni fa.
E’ bene chiarire prima di tutto che nell’uomo si fondono due componenti diverse :
-La componente organica=  è ereditaria e naturale ed è comune all’uomo ed ad altre specie animali e vegetali
-La componente culturale= è ambientale nel senso che si trasmette socialmente attraverso la tradizione e l’apprendimento.
Ciascuna responsabile di caratteristiche diverse  e rispondente a meccanismi differenti
ES. la capacità di volare negli uccelli si può ricondurre a un processo di sviluppo organico, ha consentito alla specie di adattarsi a mutate condizioni ecologiche, è entrata nel suo patrimonio genetico ed è stata trasmessa in linea diretta alle generazioni successive. La capacità di volare, nell’uomo, si riconduce invece ad un processo tecnico ed artificiale.
La differenza nei due processi, quello di sviluppo organico e quello di innovazione tecnologica, spiega il fatto che la nozione di evoluzione, sia una nozione ambigua, che provoca fraintendimenti se utilizzata con riferimento alla storia dell’uomo.
La storia dell’uomo è molto di più che una semplice evoluzione di materia organica.
L’uomo rispetto alle grandi scimmie, ha 3 caratteristiche:
-la faccia corta e dotata di una dentatura ridotta adatta ad un regime onnivoro.
-la postura eretta, tale da assicurare l’equilibrio del tronco
-il cervello ha raggiunto il volume di 1.450 cm cubi, ed è inoltre molto più complesso

Tratto da ANTROPOLOGIA IN SETTE PAROLE CHIAVE di Selma Aslaoui
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