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Il positivismo in Francia e Inghilterra

La diffusione del pensiero positivista in Francia si verifica a partire dalla fine del periodo napoleonico ed è caratterizzato da una forte espansione del sapere scientifico e da una fase aurorale del decollo industriale. Il positivismo francese risente molto della tradizione illuministica, di cui riprende alcuni importanti elementi in un’ottica che permette di usare la definizione di positivismo sociale; allude ad una concezione orientata all’analisi dei problemi sociali della rivoluzione industriale e alla loro soluzione attraverso una nuova visione della scienza e della tecnica. Il ruolo dell’educazione sarà quello illuministico di sviluppare le condizioni per la realizzazione di una nuova società senza per questo trascurare la felicità dell’individuo.
Negli stati europei in cui lo sviluppo della borghesia è più accentuato viene maggiormente avvertita l’esigenza di un’istruzione più moderna, più rispondente alle nuove istanze che il progresso tecnico scientifico propone. In Inghilterra tale esigenza si fa più acuta a partire dalla seconda metà del 700, a seguito della rivoluzione industriale. I nuovi metodi di produzione portano con sé problemi sociali e scolastici che vanno dalla formazione tecnico-scientifica della classe dirigente all’educazione della classe popolare e all’assistenza dell’infanzia.
Il grande dibattito sull’educazione nel positivismo si gioca nel quadro generale della convinzione dell’importanza dell’educazione nell’affrontare il progresso sociale sull’antitesi fra emancipazione e adattamento rispetto all’esistente.

Tratto da CULTURA PEDAGOGICA - LA STORIA di Selma Aslaoui
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