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L'influenza della cultura


La cultura è quel complesso di conoscenze, convinzioni, espressioni artistiche, valori, principi giuridici e morali, costumi ecc che accomunano un gruppo di individui.
La cultura ha diverse funzioni, per esempio facilita l’unione tra individui, trasmette senso d’identità e appartenenza, definisce regole di interazione professionale e umana ecc.
Per conoscere a fondo i comportamenti di un individuo bisogna conoscere la sua cultura.
Secondo Hofstede è possibile distinguere le culture sulla base dei cinque indicatori di seguito elencati.
1) Individualismo e collettivismo (IND). È un indicatore che focalizza l'attenzione sui meccanismi relazionali prevalentemente autocentrati o eterocentrati. L'elemento dello schema mentale implicato in questa dimensione riguarda la concezione del sè, che si può disporre il lungo un continuum che va dall'individualismo alla collettivismo.
2) Power Dintance Index (PDI) (distanza il potere). Questo indicatore si riferisce al grado di aderenza all'autorità formale. Soggetti con un elevato PDI si trovano in linea con organizzazioni in cui il potere è fortemente centralizzato rispetto a coloro che hanno punteggi più bassi.
3) Uncertainty Avoidance Indez (UAI) (tolleranza dell'incertezza). L'UAI misura l'importanza attribuita alle regole e alle procedure standard e il grado con cui le persone ritengono arduo affrontare e gestire le situazioni ambigue e incerte. Le modalità con cui le diverse società, tradizionali e moderne, fronteggiano l'incertezza derivano dalle loro tradizioni culturali e vengono trasmesse e rinforzate attraverso le istituzioni come la famiglia, la scuola e lo Stato.
4) indice di Mascolinità- femminilità (MAS). La differenziazione di genere è molto radicata in alcune culture. Tale indice cerca di dare risposta se le differenziazioni biologiche di genere hanno implicazioni per i ruoli che uomini e donne svolgono nelle diverse attività sociali. Queste differenze biologiche sono le stesse in tutte le società umane, ma lasciano in ogni caso un ampio margine di variabilità per la divisione dei compiti e dei ruoli nelle diverse attività.
5) indice di Long-Term time Orientation (LTO) (orientamento temporale). I soggetti con livelli elevati in questo indice tendono a essere più cauti e a riconoscere grande valore alla persistenza e alla progettazione a medio e lungo termine.

Tratto da MANUALE DI PSICOLOGIA DEI CONSUMI di Priscilla Cavalieri
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