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Mobilità individuale, collettiva e temporanea


MOBILITÀ INDIVIDUALE E COLLETTIVA


Mobilità individuale (passaggio diretto)

È il passaggio diretto di un lavoratore da un'amministrazione all'altra che risponde solitamente alle esigenze private dei dipendenti.

All'interno della stessa amministrazione il lavoratore non può essere trasferito da una unità produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.

Caratteristiche:
iniziativa riservata al dipendente, anche se l'amministrazione può negare il trasferimento
esigenza di posti vacanti in organico presso l'amministrazione di destinazione. Quando un'amministrazione vuole indire un concorso per prima e spedire le procedure di mobilità: dare pubblicità della disponibilità di posti vacanti in organico fissando i criteri di scelta per il passaggio diretto.
Consenso dei tre soggetti coinvolti. Non è necessaria la stipulazione di un nuovo contratto di lavoro è continuità nel rapporto

Mobilità collettiva (collocamento in disponibilità)

Se l'amministrazione rileva un'eccedenza di personale che riguarda almeno 10 dipendenti Deve attirare la procedura di informazione e di consultazione sindacale.

Entro 10 giorni i sindacati possono richiedere un esame congiunto sulle cause e sulle possibilità di una diversa utilizzazione. Entro 45 giorni si concludono le procedure di consultazione.

Successivamente nell'ambito della programmazione triennale del personale le nuove assunzioni sono subordinate alla verificata l'impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità.

Conclusa la procedura i.l personale è collocato in disponibilità ed iscritto in appositi elenchi.

Dopo 24 mesi il rapporto di lavoro si estingue automaticamente. Il dipendente riceve un'indennità pari all'80% della retribuzione.

Mobilità temporanea (comando e distacco)

Entrambe sono una temporanea assegnazione di un lavoratore ad un'altra amministrazione.

Il comando soddisfa esigenze dell'amministrazione destinataria.
Il distacco soddisfa esigenze dell'amministrazione di appartenenza.

Il consenso del lavoratore è requisito essenziale ed esso resta incardinato nell'amministrazione di appartenenza ma l'onere retributivo grava su quella di destinazione.

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