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La Francia dalla reggenza al ministero Fleury


Alla morte del Re Sole il pronipote Luigi XV aveva appena cinque anni e il parlamento francese proclamò reggente unico un nipote del defunto monarca,Filippo d'Orleans.
Il periodo della reggenza fu contrassegnato da una relativa libertà di opinione e di critica,come dimostrano le "Lettere persane"di Montesquieu pubblicate nel 1721.
Il problema più assillante per Filippo d'Orleans era quello finanziario;il debito pubblico aveva raggiunto cifre altissime;il reggente J.Law presentò una serie di arditi progetti di risanamento finanziario:aumento della massa dei mezzi di pagamento con l'emissione di carta moneta.
Creò una banca che ottenne il diritto di emettere banconote e una Compagnia di commercio che assorbì tutte le compagnie privilegiate;denominò nel 1719 la Compagnia delle Indie. Ma tutto questo apparato crollò quando ci si accorse che essa on distribuiva i guadagni sperati;Law fu costretto a fuggire all'estero.
Alla morte di Filippo d'Orleans il suo posto fu preso da un duca di Borbone per pochi anni fino a che Luigi XV ormai maggiorenne accordò la sua fiducia a A.H.Fleury. Il suo governò fermo e prudente assicurò un lungo periodo di pace interrotto solo da una vittoriosa campagna contro l'Austria nella guerra di Successione polacca che fruttò l'annessione della Lorena. Tuttavia verso gli anni 30' del Settecento quando fu diffusa la Bolla "Unigenitus" si profilò un periodo di contrasti relIgiosi che avrebbero negativizzato il regno di Luigi XV.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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