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La ricostruzione dell'unità nazionale francese dopo la rivoluzione


Il primo responsabile del fallimento del nuovo ordine monarchico-costituzionale fu Luigi XVI stesso;scarsa era di conseguenza l'influenza degli aristocratici sostenitori dell'Assolutismo,perciò il sovrano non aveva possibilità di ribaltare la situazione.
Intanto nello schieramento dell'Assemblea si stavano distinguendo alcuni personaggi come Arras,Maximilien e Robespierre;più popolare nel reclutamento e più radicale nelle opinioni era il club detto dei "cordiglieri" formatosi nel 1790 dei quali facevano parte Danton e Desmoulins,mentre sorgevano club e riunioni tenute in conventi di dominicani (jacobins).
Nel maggio del 1790 Parigi venne divisa in 48 sezioni che costituirono la formazione di club popolari:prendeva forma la figura del "sanculotto"(vestito di pantaloni lunghi,non con calzoni attillati come era solito dei nobili),il popolano di parigi appartenente al mondo dell'artigianato e del piccolo commercio. Intanto si festeggiò l'anniversario della presa della Bastiglia e dopo l'abolizione del vecchio regime si cercava di svoltare politicamente con riforme amministrative-giudiziarie.
Rimaneva però incompleto il problema finanziario,reso più serio dall'illusione che il rovesciamento delle vecchie tradizioni avessero portato una ventata di cambiamento economico.
Alcune vecchie imposte furono sostituite,una contribuzione fondiaria proporzionale al valore della proprietà,un'imposta sulla ricchezza mobile e una patente per l'esercizio di professioni,arti e mestieri.In ambito economico gli orientamenti liberalisti s'espressero con la soppressione delle corporazioni di mestiere con la proclamazione della libertà iniziativa e con la legge del 14 giugno 1791 che proibiva associazioni operaie.Oltre a ciò s'aggiunse la discussione e l'approvazione da parte dell'Assemblea Nazionale di una "costituzione civile del clero" che portava una radicale riorganizzazione della Chiesa di Francia (diocesi episcopali ridisegnate a 83 dipartimenti,vescovi eletti dai cittadini come le altre autorità dipartimentali,mentre i parroci erano designati dalle assemblee elettorali distrettuali).
In altre parole quasi tutti i vescovi e una metà circa dei parroci rifiutarono di prestarlo e furono sostituiti.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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