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La battaglia di Lepanto e i conflitti nel Mediterraneo


Filippo II controllava il Mediterraneo ed era quindi più esposto agli attacchi dei corsari barbareschi e alla potenza ottomana.   
Selim II (1566-1574) attaccò Cipro nel 1570, avamposto veneziano della Cristianità, mentre Tunisi, espugnata nel 1535 da Carlo V, cadeva nelle mani del bey di Algeri, vassallo del sultano.
Papa Pio V fece istituire una Lega Santa con Venezia, Spagna, Genova, Duca di Savoia e l’ Ordine di Malta; comandante della flotta cristiana era Don Giovanni d’Austria che si affrontò con quella ottomana nel Lepanto.  1571 battaglia di Lepanto, ultima con le navi a remi che fu combattuta con la tecnica dell’abbordaggio. La  vittoria cristiana apparse come una sanzione divina della Controriforma, ma sul piano politico e militare ebbe effetti modesti, anche per i dissidi sorti fra gli alleati. Venezia firmò una pace separata rinunciando a Cipro e mantiene buoni rapporti con Istanbul.
FERNARD BRAUDEL => nella sua opera “Civiltà e imperi del Mediterraneo nell’età di Filippo II” scrisse che il Mediterraneo rimase un crocevia di scambi e traffici,non solo di spezie e sete orientali ma anche di derrate di prima necessità come il grano e il sale.  E proprio per questo l’attività piratesca si faceva più intensa ->  la guerra di corsa = si differenzia dalla pirateria in quanto viene autorizzata dal governo rivolta contro un paese nemico e veniva esercitata non solo nei Stati barbareschi ma anche a  Genova, Maltae Toscana.
Nell’ultimo ventennio del XV secolo ci furono penetrazioni nel Mediterraneo degli olandesi ed inglesi -> lo scontro tra ottomani e cristianisi sovrapponeva alla rivalità tra protestanti e cattolici.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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