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Percezione soggettiva e lapsus frudiani


La nozione di rappresentazione Freudiana come elemento chiave della percezione che il soggetto ha della realtà esterna da intendersi non come pura riproduzione a livello immaginario della realtà perché la percezione non coglie la realtà diretta possiamo dire che coglie se stessa.
è un po’ triste perché ci chiediamo immediatamente “sì ma e dell’altro?
Dunque il problema è come perforare questa relativa autoreferenzialità della nostra percezione o del nostro immaginario.
Quando Freud stendeva un paziente sul divano gli diceva di associare liberamente esattamente andava nella direzione di rivelare, dietro il controllo del mondo percettivo, il tessuto fondamentalmente immaginario di cui è fatta la conoscenza.
Le caratteristiche delle formazioni dell’inconscio così come Freud le chiama succedono in quel momento, la radice etimologica di lapsus è ciò che cade, i lapsi nella tradizione della teologia morale erano dei peccatori.
Il lapsus è un accadimento che come tale ha valore lì in quel momento, l’interpretazione è in qualche modo una protezione del soggetto e ho detto qualcosa di più di quello che stavo pensando io stessa senza saperlo.
Voi avete a che fare quando c’è un lapsus con qualcosa che vi rivela il territorio più ampio dl discorso cosciente che rivela l’esistenza di un’altra dimensione
Ecco perché Freud parla dl associazioni libere cm un reticolo di pensieri inconsci nell’interpretazione dei sogni 1899, commentando la struttura del sogno.
Normalmente noi siamo assolutamente egosintonici al nostro lapsus.
Per questo c’è tanto affanno in Freud a collocare la questione della resistenza: e finirà a dire che la resistenza è alla psicoanalisi,  a quel discorso che va a contrastare il modo automatico di funzionamento dell’inconscio.

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