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Definizione di cittadinanza elettronica


La nozione di cittadinanza si è ormai allargata: dal rapporto tra persona e territorio è arrivata a definire l’insieme delle condizioni perché la persona possa godere della pienezza dei diritti fondamentali, e partecipare al funzionamento del sistema politico.
Attraverso le nuove tecnologie sfera pubblica e privata si intrecciano e si ridefiniscono a vicenda: il controllo sulle proprie informazioni, l’accesso a tutti i dati socialmente rilevanti e la possibilità di comunicazione ininterrotta diventano condizioni necessarie per il mantenimento dell’individualità e per l’azione collettiva.
Il termine citizen appare troppo legato a una determinata comunità statale; il denizen (semplice residente), è più legato all’essere in un luogo che alla qualità formale dell’appartenenza; i suoi diritti scaturiscono dal trovarsi in un territorio; ma anche questa figura risulta sorpassata. La condizione attuale è quella del netizen, cittadino della rete, unico luogo dove sembra possibile attingere alla pienezza democratica. Cambiano le modalità stesse della cittadinanza, che non è più confinata solo nel momento estremo della decisione. In questa società vi è il rischio di una doppia semplificazione, dove si riduce sia la complessità che le opportunità di intervento e le possibilità di scelta da parte dei cittadini; si avvia una esclusione generalizzata, che comporta una perdita di democrazia. Emerge il problema dell’inquinamento della rete, con la perdita dell’antico senso della distanza e del tempo, che le tecnologie sconvolgono o annullano del tutto.

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