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Modello di e-government italiano

Modello di e-government italiano


 Nel giugno del 2000 viene approvato il Piano d’azione sull’e-government promosso dal Ministero per la Funzione Pubblica, un insieme di provvedimenti studiati per favorire l’innovazione tecnologica nella PA invertendo l’impostazione tradizionale dei servizi pubblici: al cittadino che necessita un servizio non dovranno più essere richieste info già in possesso dell’ente, che invece dovrà essere in grado di reperirle presso ogni altra PA che le possiede. Si crea una grande rete telematica a copertura nazionale in grado di interconnettere tutte le amministrazioni e gli enti locali, che permette al cittadino di poter comunicare direttamente con un unico sportello in qualunque località d’Italia. L’obiettivo è operare in funzione della customer satisfaction, anche per poter ricercare e verificare la qualità dell’ente. Gli enti locali rappresentano gli attori principali dell’intermediazione tra cittadini, amministrazioni e imprese. Il modello è composto da sei elementi chiave: erogazione servizi (servizi forniti con un unico punto d’accesso); riconoscimento digitale (firma sicura); canali di accesso (pluralità di canali innovativi); enti eroganti (back office ottimizzato); interoperabilità e cooperazione (standard di interfaccia tra le PA); infrastruttura di comunicazione (che collega tutte le PA).

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Dettagli appunto:

  • Autore: Mario Turco
  • Esame: Teorie e tecniche della comunicazione pubblica
  • Titolo del libro: Teoria e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo stato sovraordinato alla sussidiarietà
  • Autore del libro: Rolando
  • Editore: ETAS
  • Anno pubblicazione: 2003

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