Skip to content

Il ruolo del dietista in caso di insufficienza renale


La progressione dell’insufficienza renale si associa a nausea, vomito, anoressia e pertanto ad una riduzione dell’apporto di alimenti.
Assetto glucidico: glicemia a digiuno alterata, iperinsulinemia a digiuno, diminuita utilizzazione del glucosio in risposta all’insulina nei tessuti periferici (spt muscoli), insulino-resistenza.
Assetto proteico: malnutrizione proteico-calorica nel 20-50% dei pazienti con IR avanzata, aumentata proteolisi muscolare (dovuta all’acidosi metabolica), rapporto aa essenziali/aa non essenziali diminuito.
Assetto vitaminico: i deficit sono dovuti a ridotto apporto dietetico, ridotto assorbimento a causa di farmaci, alterato metabolismo, perdita nella soluzione dialitica.


Fabbisogni

Energia: l’apporto energetico tende a diminuire quando la clearance della creatinina scende sotto i 25 ml/min, pertanto l’apporto consigliato è di 35 kcal/kg/die; 30 kcal/kg/die se il paziente ha superato i 60 anni.
Proteine:
IRC avanzata (clearance creatinina < 25 ml/min) --> 0,6 gr/kg/die  (50% AVB)
Sindrome nefrosica (aumento permeabilità glomerulare) --> dieta ipoproteica se la clearance della creatinina è < 60 ml/min; controindicata se la proteinuria è > 15 g/die o se sono presenti stati catabolici associati
Emodialisi --> 1,2 gr/kg/die
Dialisi peritoneale --> 1,3-1,4 gr/kg/die

Tratto da NEFROLOGIA di Lucrezia Modesto
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.