Skip to content

Ellenismo e biblioteca di Alessandria


Il termine ellenismo è diventato d’uso comune per indicare il periodo che va dalla conquista dell’Oriente da parte di Alessandro Magno, sino alla conquista della Grecia da parte dei romani. Alla morte di A. Magno nel 323 l’impero viene diviso tra i suoi generali, sovente in conflitto tra loro. Atene cade sotto il dominio della Macedonia che v’impone il dominio oligarchico di Demetrio Falareo, che aveva studiato con Aristotele. Una rivolta lo costringe a fuggire ad Alessandria e qui è forse lui l’autore della famosa biblioteca di Alessandria, che fu segno di prestigio ma soprattutto segno distintivo delle popolazioni greche dominanti. In essa erano raccolte tutte le opere scritte in greco ma anche testi come la Bibbia. In questo ambito venne costituendosi la filologia, per conservare il testo autentico di un autore. Alla biblioteca si affiancava il museo, letteralmente casa delle Muse nel quale gli studiosi potevano accostarsi per le loro varie ricerche. Tutto contribuì ad attrarre i maggiori esponenti della cultura in questo ambiente fino alla tirannide che provocò una diaspora degli intellettuali in altre città greche.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.