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Filosofo educatore nel mondo ellenico


L’opinione comune ritiene che a causa dell’indebolimento della polis, le filosofie dell’età ellenistica accentuassero la dimensione etica a scapito di quella più propriamente teoretica o metafisica; le guerre di vasta portata avrebbero portato ad un senso di insicurezza che avrebbe sollevato il problema della salvezza individuale e avrebbero abbassato il senso della comunità  e della  politica. In realtà però non sappiamo se quella che pare una caduta irrimediabile della polis,  sia stata interpretata allo stesso modo dai protagonisti. Inoltre il problema etico così come la sistemazione delle varie scienze nei diversi ambiti erano state problematiche già ampiamente affrontate da Socrate, Aristotele e Platone. Nel III e II sec. I filosofi godono ancora dei favori dei monarchi macedoni. La presenza dei filosofi in Atene iniziò ad essere vista come un fattore di prestigio che attirava visitatori. La loro funzione principale era l’educazione dei giovani per il passaggio all’età adulta.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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