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Verità teologiche in Guglielmo di Ockham



Partendo allora dalla sua impostazione logica, Ockham articola il suo discorso su Dio e sul mondo: le verità teologiche sono alla base della vita di un uomo perché esso consegua la beatitudine eterna. Ma non si può avere conoscenza intuitiva di Dio e dunque neanche astrattiva: è la Rivelazione l’unico strumento per chiarire il significato del termine Dio. L’uomo può formulare proposizioni riguardanti Dio solo partendo dalle cose finite, riconoscendo che esse sono dissimile dall’oggetto di ricerca. Ma gli articoli di fede non sono né principi né conclusioni e neppure argomentazioni probabili, perché non a tutti appaiono evidenti. Se fossero evidenti la rivelazione sarebbe stata inutile. Allora la teologia non può essere una scienza. Ragione e fede sono distinte e non convergono. La teologia infatti riguarda verità pratiche, conoscenze indispensabili per la salvezza.

Tratto da LA FILOSOFIA NEL MEDIOEVO di Carlo Cilia
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