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Praedicamenta e praedicabilia. Eriugena e Guglielmo di Ockham



I predicamenti nella filosofia medievale corrispondono alle dieci categorie aristoteliche e in generale nel medioevo sono stati utilizzati per esprimere la corrispondenza tra essere e pensiero. È Eriugena che prende a cuore l’esame dei predicamenta. In essi egli indica i generi universali in cui si articola l’essere creato e li divide in statiche e dinamiche sotolineando il fatto che la sostanza è l’unica a determinare l’essere, considerando gli altri come accidenti. Un’alternativa al fondamento reale che Eriugena dà ai predicamenta è la dottrina di Ockham secondo cui le categorie hanno carattere puramente verbale. I predicabilia sono invece propriamente gli universali; mentre i predicamenta sono le condizioni più generali di pensabilità e di predicabilità dell’essere, i predicabilia sono le condizioni essenziali di ogni definizione, poiché colgono ciò che è proprio di una specie e sono genere specie differenza proprio accidente.

Tratto da QUESTIONI FILOSOFICHE MEDIOEVALI di Carlo Cilia
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