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Logica dell'essere in Hegel



All’interno dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche la Scienza della logica si divide in “Logica dell’essere”, “Logica dell’essenza” e “Logica del concetto”. È in queste parti dell’opera che egli sviluppa il concetto di essere (concepito in maniera immediata come assolutamente indeterminato) a cui si contrappone quello di nulla grazie al quale si è in grado di capire che in realtà si tratta di due momenti di un’unica realtà che si spiega solo con la loro sintesi che è il divenire. Il divenire conduce all’essere determinato ossia all’essere finito cioè limitato da qualcos’altro. Dal concetto di finito arriva infine al concetto di infinito concepito logicamente (e ontologicamente) come l’insieme dei finiti, ossia quello che qualcuno dopo di lui chiamerà il “Tutto abbracciante”; la figura che meglio lo definisce è il cerchio (e non la retta) il quale non ha inizio né fine. L’infinito è ciò che non lascia nulla fuori di sé. Il finito allora non avrà un’esistenza propria ma risulterà un momento dell’infinito.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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