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Definizione di diritto di resistenza passiva

Definizione di diritto di resistenza passiva


Nei primi anni della Costituzione del '48 si era delineato il diritto di resistenza passiva del privato contro il provvedimento invalido dell'amministrazione: si sarebbe così evitata la prestazione di un facere, specie se infungibile.
La confusione, che veniva operata era quella che automaticamente coniugava la resistenza passiva con la disobbedienza al provvedimento legalmente dato: l'inadempiente può sottrarsi alla conseguente sanzione penale, qualora il provvedimento sia stato dichiarato illegittimo dal giudice. L'inosservanza dei provvedimenti amm. non costituisce illecito penale, ma il provvedimento, benché dichiarato illegittimo, conserva notoriamente la sua efficacia con tutta l'esecutorietà.
Questa resistenza passiva si traduce unicamente in un inadempimento non sanzionabile penalmente. Non si deve confondere con il diritto di rimostranza esercitabile da parte del funzionario gerarchico nei confronti di un ordine emesso dal superiore:: la rimostranza motivata circa la legittimità dell'ordine impartito, non si trasforma in una resistenza al provvedimento, specie quando questo, rinnovato, preclude all'inferiore un'ulteriore dilazione nell'eseguirlo.  
Comunque secondo C. ha ragione chi sostiene che l'inadempimento di obblighi non è resistenza passiva, ma è solo inadempimento.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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