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Caratteristiche di invalidità del provvedimento amministrativo

Caratteristiche di invalidità del provvedimento amministrativo


L'invalidità veniva vista come negazione logica della validità, presenta l'antitesi del provvedimento sano, immune da vizi. In materia comunque non si è mai formato un generale consenso e inoltre anche la giurisprudenza non ha mai preso in seria considerazione il problema. Se si vuole considerare un parallelismo, si deve vedere alla luce della negazione che intercorre tra i due termini validità e invalidità. Il concetto di validità è derivato (e quindi residuale) da quello di invalidità e non viceversa: infatti se l'atto valido è quello immune da vizi, la qualificazione è conseguente allo stato viziato in cui può versare il provvedimento, cioè alla sua stessa invalidità (il provvedimento è sano perché privo di vizi).
Si intende per patologia dell'atto una qualificazione che coglie l'anormalità del medesimo.
Non può esistere una nozione unitaria di invalidità se non una accezione descrittiva comprensiva di stati viziati che colpiscono il provvedimento.
La patologia infatti si traduce in una molteplicità di forme di invalidità corrispondenti alle misure di reazione previste dall'ordinamento per superare l'antigiuridicità patologica dell'atto. È quindi più corretto parlare di patologia, concetto che unisce tutti gli stati di "malattia".

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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