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Definizione di interpretazione estensiva o restrittiva dell'atto

Definizione di interpretazione estensiva o restrittiva dell'atto

 
 Superando le accezioni meramente letterali dei verba, l'interpretazione sistematica del provvedimento può già acquisire un risultato ermeneutico certo, soddisfacente per l'interprete e pertanto conclusivo. Termina così il primo momento dell'interpretazione, iniziato con l'analisi semantica del testo, rimasto ancora oscuro nella lettera, poi chiarito mediante i mezzi interpretativi, che ne hanno sviscerato il più intimo significato.
Si ottiene quindi una possibile conclusione del processo interpretativo, dal momento che il prodotto dell'interpretazione condotta in questa fase, consente la definitiva individuazione, univoca ed esaustiva, del precetto contenuto nell'atto provvedimentale, oggetto dell'attività ermeneutica: id quod actum est!
Facendo riferimento ai verba che compongono lo spartito lessicale del provvedimento, il prodotto dell'interpretazione sistematica non può che risultare restrittivo o estensivo. Per la determinazione di questi risultati concorrono 2 mezzi interpretativi.
Il primo, funzionale per la produzione di un risultato tipicamente restrittivo, ammonisce che per quanto generale siano le espressioni usate nel contratto, questo non comprende che gli oggetti che le parti si sono proposte di contrattare. Sembra fondato sostenere che la disposizione debba trovare applicazione pure in campo amm., dal momento che le espressioni generali vanno sempre intese con riferimento all'oggetto dell'atto. Nel provvedimento l'individuazione dell'oggetto, in termini spaziali e temporali, richiama la necessaria determinazione del medesimo, sicché si comprende l'applicazione della regola civilistica all'interpretazione dell'atto amm.
Tutto ciò è maggiormente pacifico per gli accordi, che esprimono un'attività non solo pattizia dell'amm.: ad es. un accordo circa la liquidazione dell'indennità dovuta per l'occupazione permanente  incontra i limiti interpretativi, qualora si voglia far rientrare nell'accordo anche la liquidazione dell'indennità conseguente alla precedente occupazione temporanea intervenuta sullo stesso bene immobile.
La seconda disposizione, dettata per intendere estensivamente le indicazioni esemplificative contenute nel contratto, non ha suscitato molto interesse in letteratura.
Che l'indicazione di un caso a fini esemplificativi non debba avere effetti preclusivi per gli altri casi non espressi, è canone ermeneutico pertinente anche all'interpretazione del provvedimento amm., il quale sovente si avvale di indicazioni esemplificative.
Il richiamo al criterio logico della ragionevolezza consente d'indirizzare l'interprete verso una corretta analisi del provvedimento, interpretazione che risulterà estensiva rispetto alla semplice lettera del medesimo.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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