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Le attività della pubblica amministrazione

Le attività della pubblica amministrazione

Le p.a. non hanno esitato ad utilizzare gli strumenti offerti dai media al fine di informare la propria utenza (ad es. stampa e televisione per un determinato servizio: es. ferrovie dello stato).
Attraverso agenzie, uffici stampa, l'amministrazione svolge un'attività di public relations diretta a far conoscere all'esterno i risultati della gestione: tutto questo in nome del principio di trasparenza.
Le amministrazioni pubbliche, le quali non rinunciano ad informare e ad essere informate, considerano questa attività efficacia per la formazione e conservazione del consenso (es. indagine per la rilevazione statistica dei dati circa il gradimento del servizio).
Questa attività di informazione si svolge al di fuori della tradizionale amministrazione per provvedimenti, prescindendo quindi dall'utilizzazione di tali atti.

FATTI E COMPORTAMENTI DELL'AMMINISTRAZIONE: IN PARTICOLARE,

IL SILENZIO DELLA PA COME NON ATTO AMMINISTRATIVO


La presenza dell'amministrazione si materializza in una serie di fatti e comportamenti, in cui si concretano determinate operazioni: raccolta rifiuti, direzione del traffico...
Nel silenzio rigetto il comportamento omissivo dell'amministrazione si tradurrebbe in una decisione negativa sul ricorso gerarchico; nel silenzio rifiuto si avrebbe un comportamento negativo avverso all'istanza pretensiva del cittadino; nel silenzio assenso infine la qualificazione del silenzio comporterebbe la piena sostituzione del provvedimento che l'amministrazione nel caso di specie avrebbe dovuto emettere.
Nelle ipoteso di silenzio negativo la normativa di qualificazione del comportamento omissivo non le parifica affatto a nessun provvedimento, ma viene sanzionato consentendone l'impugnabilità.
Per quanto riguarda il silenzio assenso: in alcune materie il principio di semplificazione dell'azione amministrativa giustifica, in termini non sanzionatori, la figura del silenzio assenso. Il silenzio della p.a. rimane un comportamento materiale. Anche in questo caso è soltanto la norma ad attribuire alla fattispecie materiale effetti giuridici, che sarebbero tipici di una corrispondente fattispecie provvedimentale: non avrebbe senso quindi qualificare il silenzio come provvedimento amministrativo tacito.


Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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