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La dinamica del cambiamento


Ci sono due aspetti del cambiamento sociale che sono entrati in crisi: la dialettica generazionale e la struttura della famiglia.
In ogni società, uno dei meccanismi fondamentali dell’evoluzione del cambiamento è rappresentato dal conflitto (dialettica) delle generazioni. Le nuove generazioni attraversano una fase di esplorazione, di innovazione e di contrapposizione alle generazioni precedenti che detengono il potere, ed in questo modo favoriscono l’introduzione di cambiamenti.
Nella nostra società questa molla del cambiamento sociale è venuta meno: la nuova generazione non si contrappone a quella precedente ed anzi si allontana sempre più il momento della separazione dalla famiglia di origine. Esistono sicuramente anche dei problemi economici ma quello che prevale è il desiderio di mantenere una situazione di privilegio e di non responsabilità godendo del supporto economico ed affettivo della famiglia, che però non deve intromettersi nell’autonomia e nella libertà individuale.
Manca sostanzialmente una dimensione di progettualità.
L’Italia è uno dei paesi in cui questa situazione è più evidente, dove prevale il sogno di un lavoro a tempo parziale che lasci spazio ad attività diverse dal lavoro che permettano l’espressione della propria personalità. Il tempo libero è diventato il tempo centrale nell’organizzazione mentale della vita delle nuove generazioni.
Altro elemento da considerare è la dissoluzione delle strutture classiche della famiglia. La famiglia ha sempre svolto un ruolo di congiunzione tra il sistema dei valori, i modelli di identità socioculturalmente condivisi e l’interiorizzazione da parte dei nuovi membri che vengono a far
parte della società.
Le famiglie sono sempre più tese a progetti di autorealizzazione dei partners piuttosto che essere strumento di accoglienza di nuovi membri. Anche quando ci sono figli, c’è comunque una minore disponibilità a sacrificarsi per i figli.
Questa nuova situazione porta a personalità infantili che crescono con un bisogno di saturazione affettiva non del tutto evaso che determina il mantenimento, anche nelle fasi successive della personalità, della presenza del Sé affettivo per periodi molto più lunghi rispetto alle generazioni precedenti.
Il fatto che la famiglia non stia più funzionando come prima si riflette sulla meccanica della trasmissione e dell’evoluzione sociale.
Questi due aspetti (mancanza del conflitto generazionale e destrutturazione della famiglia) porta alla formazione di personalità meno forti e meno capaci di integrare le componenti affettive del Sé in un Io forte e organico.

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