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Le patologie della seduzione: …chi seduce troppo…


Agli antipodi dell’inibizione seduttiva si trova la situazione di chi seduce troppo. Questo eccesso di seduzione può manifestarsi nella ripetizione regolare delle esperienze seduttive con partner diversi. Siamo in presenza di una esagerazione quantitativa (od orizzontale) di avventure seduttive. Oppure tale eccesso può esprimersi nell’impegno di sedurre un partner molto più importante di se stessi. E l’aspettativa di sposare il principe azzurro o la principessa fatata. In questo caso abbiamo una sorta di eccesso qualitativo della seduzione.
La prima situazione di eccesso di seduzione è rappresentata in modo esemplare dalla persona istrionica. La persona istrionica ha un costante bisogno di rassicurazione e di approvazione e vuole essere sempre al centro dell’attenzione. Va quindi incontro a profonde crisi di sconforto e di amarezza nelle circostanze in cui è ignorato o anche solo trascurato. Ha una scarsa tolleranza per le frustrazioni e per il differimento temporale delle gratificazioni. E molto sensibile alle critiche e agli atteggiamenti di disapprovazione da parte degli altri. Nello stesso tempo, è particolarmente suggestionabile ed è facilmente influenzabile dalle opinioni degli altri o dalle circostanze. E quindi assai mutevole nella sua condotta ed è incline a prendere decisioni in modo impulsivo.
L’individuo istrionico è caratterizzato da una vita affettiva labile e superficiale, intrinsecamente mutevole ed evanescente. Ha quindi una modesta regolazione delle emozioni; tende tuttavia ad accentuare in modo esagerato la loro manifestazione esterna. Le sue esperienze emotive sono uniche ed eccezionali. Nessun altro può provare quello che egli sta provando.
Sa essere un attore molto abile, che in maniera teatrale e drammatica recita se stesso davanti alla platea degli altri, chiunque essi siano. La sua comunicazione tende a colpire e a sbalordire in modo sistematico e costante gli altri, pur adottando uno stile suggestivo, poco curato e poco attento ai dettagli, fatto di esclamazioni (del tipo: «Oh! E magnifico!», «E orribile!» ecc.). La cosa importante è impressionare e avere effetto.
Tiene molto al proprio aspetto fisico. Pur non essendo eccentrico, è molto curato e ricercato nella sua persona e nell’abbigliamento così da attirare l’attenzione altrui.
La persona istrionica è incline a eccedere nella seduzione. Ha un costante atteggiamento seduttivo verso gli altri. Si ritiene irresistibile, in grado di conquistare chiunque. Nessuno può sottrarsi al suo fascino e non appena avvia una relazione con un nuovo partner, il seduttore istrionico considera fin da subito tale relazione assai più profonda e intima di quanto realmente sia. Fin dalle prime fasi propone situazioni eccitanti e provocanti anche a livello sessuale (ma non solo), con l’obiettivo di mantenere il suo interesse e la sua attenzione.
Per il seduttore istrionico la seduzione è un’avventura che non può durare molto, in quanto egli giunge ben presto a una situazione di noia e di saturazione. Va alla ricerca di un nuovo partner per ottenere nuovi stimoli, per recitare daccapo la sua parte di conquistatore, per essere rassicurato nelle sue grandi abilità seduttive, per ottenere un nuovo trofeo da esibire ad amici e conoscenti.
Il seduttore istrionico assume un comportamento fortemente esibizionistico. Il suo obiettivo è quello di sbalordire il nuovo partner. Per raggiungere questo obiettivo, non rifugge dal ricorso a strategie patologiche come la manipolazione, l’imbroglio, l’inganno e l’intrigo. Il maschio può ingannare la partner sul grado del suo impegno e coinvolgimento; la donna può ingannare il partner circa la sua fedeltà.
Accanto a questo eccesso di seduzione in termini quantitativi (un partner dopo l’altro) esiste anche un eccesso in termini qualitativi. E il caso di un individuo che pensa di essere oggetto di attenzioni seduttive da parte di un partner con una posizione sociale molto più elevata della sua, e che deve corrispondere a tali attenzioni. In questa situazione si parla oggi di erotomania.
L’erotomania, pur essendo una condizione rara, è assai più frequente nelle donne che negli uomini. In tale condizione l’individuo ha una percezione distorta dei rapporti interpersonali e attribuisce in maniera assolutamente arbitraria una forte rilevanza e un preciso valore seduttivo a indizi comunicativi dell’altro, mentre essi non possiedono per nulla tale significato. Si tratta quindi di una valutazione illusoria, fondata su false credenze.
Normalmente, questa interpretazione assume una forma delirante, presente soltanto nella testa della persona erotomane. L’erotomania è quindi una specie di psicosi, nota come «psicosi passionale», spesso associata alla schizofrenia e a disturbi della corteccia fronto-temporale.
L’erotomane sente il bisogno di rispondere ai segnali seduttivi impliciti (immaginari) dell’altro con segnali seduttivi espliciti (reali) da parte sua. In alcuni casi questo comportamento di seduzione dell’erotomane assume un vero e proprio carattere persecutorio, poiché in modo ripetuto e insistente insegue il suo partner senza dargli tregua. Al pari dell’inibizione seduttiva, l’eccesso di seduzione è una forma di grave disagio psicologico.

Tratto da LA SEDUZIONE di Anna Bosetti
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