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La seduttività non è seduzione

La seduttività non è seduzione


Seduzione e seduttività, pur avendo numerosi aspetti in comune a livello superficiale, sono realtà differenti nella loro natura. Mentre la seduzione è una esperienza profonda e molto intensa che coinvolge la totalità dell’organismo e della mente del seduttore, la seduttività costituisce un atteggiamento psicologico esteriore con cui affrontare differenti ambiti delle relazioni umane. La seduttività è l’apparenza della seduzione. È la sua recita e la sua maschera. È una seduzione finta e simulata. La seduzione è rivolta verso un’altra persona sulla base di un genuino interesse; per contro, la seduttività mira al raggiungimento di un vantaggio personale attraverso la manipolazione e la strumentalizzazione dell’altro. Il seduttore è focalizzato su una sola persona che diventa il traguardo e il centro delle sue risorse mentali e affettive. Al contrario, con la seduttività fin individuo può rivolgersi a molte persone diverse nello stesso tempo. La seduttività ha diverse facce.
- La seduttività erotica. La seduttività erotica si mette in azione soprattutto nella seduzione a breve termine. La seduttività erotica non è esente dalla delusione e dall’amarezza, perché finisce in fretta. La seduttività erotica richiede l’esibizione della bellezza del corpo e oggi assistiamo a un eccesso ditale esibizione come paradigma dell’eccellenza sessuale. Nel suo percorso la seduttività erotica può svolgersi secondo molte ramificazioni. Può diventare adescamento, può implicare forme di intrigo e di imbroglio, può condurre a manifestazioni di violenza e di abuso.
- La seduttività politica. La politica è un altro ambito in cui la seduttività assume una forte rilevanza.
La televisione e i mass media nel loro insieme diventano l’arena pubblica e il palcoscenico in cui si svolgono e si sviluppano l’azione e l’immagine politica. La centralità dei media nella politica modifica profondamente tutto il quadro di riferimento.
Anzi tutto, la spettacolarizzazione della politica. Essa assume sempre di più aspetti spettacolari, per i quali la seduttività è essenziale. Ogni politico deve saper comunicare in modo efficace seguendo gli schemi comunicativi dei mass media. In tal modo si corre il rischio che vengano a contare di più le sue capacità di comunicazione mediatica rispetto alle sue idee e ai suoi programmi.
Un secondo effetto riguarda la personalizzazione della politica. I media chiamano alla ribalta il politico in quanto protagonista e attore. L’attenzione è rivolta su chi egli è e su come si comporta piuttosto che sul che cosa fa o sostiene. Non sono più i valori, l’ideologia di riferimento e la proposta di programmi politici a dominare la scena. Sono i singoli leader politici che con la loro seduttività devono attirare tutta l’attenzione dei media e dei cittadini.
La seduttività politica consiste in una serie assai estesa di operazioni. Esse vanno dal fare promesse importanti al mostrare di aver trovato soluzioni, al dare il senso dei successo e di aver fatto la scelta «giusta» a chi sostiene le proprie idee, al mostrarsi pragmatici e operativi, al comunicare solo certi risultati, al far credere di privilegiare gli interessi dei cittadini rispetto a quelli personali. La seduttività politica comporta quindi il primato dell’apparire sull’essere.
Governare è far credere: ecco il nocciolo della seduttività politica. Consiste nel creare una «realtà virtuale» prima di poter costruire la «realtà reale».
- La seduttività pubblicitaria. Pubblicità, intesa come elaborazione di messaggi che in modo intenzionale e sistematico si propongono di influenzare attraverso diversi mezzi gli atteggiamenti e i comportamenti di scelta degli individui in relazione all’acquisto e al consumo di beni e servizi, al fine di ottenere un loro incremento nel tempo. La pubblicità mira ad alimentare la notorietà, la qualità percepita, il grado di attrazione, il livello di fedeltà e la rilevanza dei significati e dei valori di una certa marca. Nella pubblicità trova quindi ampio spazio la seduttività come arma di persuasione e di convincimento.
Essa consiste nell’individuare argomentazioni evocative e suggestive idonee a ottenere il consenso e l’approvazione da parte dei destinatari. Occorre riuscire a esaltare le qualità e le proprietà di un prodotto o di un servizio.
La realtà del prodotto viene trasformata e «camuffata» in modo credibile per renderla più attraente e appetitosa agli occhi del potenziale consumatore. La seduttività pubblicitaria implica, quindi, importanti trasformazioni del linguaggio, delle immagini e dei suoni.
Parimenti, la seduttività pubblicitaria prevede una particolare enfasi per gli aspetti scenici, per la musica, per la ricchezza delle espressioni non verbali e così via.

Tratto da LA SEDUZIONE di Anna Bosetti
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