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Il relativismo morale


Il relativismo così inteso si declina in differenti versioni: ideologico, percettivo, epistemologico, religioso e così via. In particolare, al centro dell’attenzione degli studiosi si è imposto il relativismo morale. Il bene e il male non hanno proprietà oggettive e universali, ma sono l’esito di un processo di convenzionalizzazione (un atto è morale se risponde agli standard dominanti nella cultura di riferimento; convenzionalismo).
È un problema di sensibilità personale, di gusto e di emozioni morali come la colpa e la vergogna. Le diversità culturali, infatti, evidenziano molte impostazioni morali fra loro divergenti. Ciò che è proibito e considerato un’atrocità morale in una cultura è permesso in un’altra e viceversa.

Tratto da LA MENTE MULTICULTURALE di Anna Bosetti
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