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Art. 610 e 613, provvedimenti e difficoltà dell'esecuzione

Art. 610 e 613, provvedimenti e difficoltà dell'esecuzione


Art. 610 Provvedimenti temporanei
Se nel corso dell'esecuzione per consegna o per rilascio sorgono difficoltà che non ammettono dilazione, ciascuna parte può chiedere al giudice dell'esecuzione, anche verbalmente, i provvedimenti temporanei occorrenti.

Art. 613 Difficoltà sorte nel corso dell'esecuzione
L'ufficiale giudiziario (nel corso dell'esecuzione di obblighi di fare o non fare) può farsi assistere dalla forza pubblica e deve chiedere al giudice dell'esecuzione le opportune disposizioni per eliminare le difficoltà che sorgono nel corso dell'esecuzione. Il giudice dell'esecuzione provvede con decreto.

Attribuiscono, rispettivamente alle parti e all'ufficiale giudiziario, la facoltà di sollecitare l'emanazione di un provvedimento del giudice dell'esecuzione per correggere alcuni aspetti materiali e contingenti delle operazioni esecutive (dunque sollecitano solo l'esercizio d'ufficio del potere-dovere di verificare il corretto svolgimento dell'attività esecutiva).
Implicazioni:
- la richiesta al giudice dell'esecuzione non è sottoposta ad alcun requisito o formalità
- non c'è garanzia di contraddittorio (lo conferma la forma del provvedim del giudice: il decreto)
- alla richiesta non corrisponde un dovere per il giudice di provvedere in ogni caso

Punzi: nega la strumentalità di questi mezzi rispetto alle opposizioni. Gli artt 610 e 613 sollecitano l'emanazione da parte del giudice dei provvedimenti necessari per superare ed eliminare le difficoltà che impediscono il corso normale dell'esecuzione; nelle opposizioni, invece, si postula un interesse contrario, ossia frapporre un ostacolo allo svolgimento dell'esecuzione.
Lo stesso discorso evidenzia il contrasto tra gli articoli in esame e la sospensione, hanno finalità contrarie.

Tratto da DIRITTO PROCESSUALE CIVILE di Federica D'ortenzio
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