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Il secondo periodo intermedio dell'antico Egitto

Il secondo periodo intermedio dell'antico Egitto (1786 - 1567)

Dopo il regno di Amenemhet III cominciò però a verificarsi un declino lento ma costante della produttività e del prestigio dell’Egitto. I sovrani della XIII dinastia -circa cinquanta, che regnarono nel corso di centoventi anni- furono più deboli dei loro predecessori, pur riuscendo a mantenere il controllo della Nubia e a gestire un'amministrazione centralizzata. Negli ultimi anni della dinastia la capacità di controllo si allentò ulteriormente ed una dinastia di sovrani ribelli riuscì ad assumere il controllo del regione del delta. Era la futura XIV dinastia, che sarebbe presto stata schiacciata a sua volta da una popolazione semitica proveniente dall'Asia occidentale, gli hyksos (heqa-khasut, principi dei paesi stranieri), che già alla fine della XIII dinastia, approfittando del clima di anarchia che era andato creando, si era stanziata nella zona del delta del Nilo, dove viveva di razzie.
Quando nel Vicino Oriente crebbe la pressione delle popolazioni indoeuropee (ittiti, cassiti e hurriti), la penetrazione degli hyksos si fece più intensa e, data la mancanza di un solido potere centrale, gli invasori riuscirono a impadronirsi del paese; dapprima occuparono la zona del delta e la città di Avari, che eressero a loro capitale, poi riuscirono in una cinquantina d'anni a estendere il loro dominio fino a Menfi. La conquista fu abbastanza facile, anche perché gli hyksos utilizzavano il carro da combattimento trascinato da cavalli, due elementi (carri e cavalli) sconosciuti agli egizi, ma che costituivano un vantaggio determinate nelle battaglie di allora. 
Il costituirsi di una dinastia hyksos segnò l'inizio del secondo periodo intermedio (durato circa 205 anni) e caratterizzato da instabilità e da mancanza di unità politica. Gli hyksos della XV dinastia occupavano le regioni settentrionali e centrali del paese; essi subirono fortemente l’influenza della superiore civiltà egizia e per governare dovettero servirsi della burocrazia funzionari egizi; non erano particolarmente oppressivi e forse non erano malvisti dalla popolazione. Contemporaneamente esisteva nella regione introno a Tebe un’altra entità autonoma, la XVII dinastia, probabilmente vassalla degli hyksos. L’unico regno ancora indipendente era situato molto più a sud, fra Elefantina e Abido, dove gli antichi sovrani tebani avevano dato vita alla XVII dinastia. Furono i sovrani di questa dinastia a cacciare gli hyksos e a riunificate l’Egitto; in particolare re Kamose (1576-1570) e suo fratello Amosi I, che per festeggiare fondò la XVIII dinastia.

Tratto da STORIA DEL VICINO ORIENTE ANTICO di Lorenzo Possamai
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